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Daya, una tuta "robot" giapponese che combatte il mal di schiena sul lavoro

Alla ricerca di un aiuto sul lavoro, i giapponesi anziani stanno cercando l'alternativa "morbida" all'esoscheletro: una tuta di "assistenza"... ovviamente con un tocco robotico.

I giapponesi sono noti per la loro etica del lavoro e hanno una delle popolazioni più anziane del mondo. Con l'invecchiamento generale della popolazione, le aziende sono alla ricerca di modi per aiutare gli anziani a rimanere più a lungo nella forza lavoro.

Un modo per farlo è l'introduzione di esoscheletri che migliorano le prestazionio almeno di proteggerli dal mal di schiena. L'ultima tendenza è legata all'uso di 'abbigliamento assistivo': una versione più morbida di un esoscheletro, un tipo di tuta con elementi di rinforzo che non utilizza la meccanica o la robotica. In questo caso, la tuta Parliamo oggi non si ispira solo ai vecchi robot degli anni '80 in termini di design, ma anche tecnicamente.

Una tuta robotica per il "vecchio mecha" al lavoro

Prima di tutto, vorrei scusarmi. Vi ho mentito. Nel titolo, ho parlato di una tuta chiamata "Daya": in realtà, Daya è il nome del produttore di apparecchiature mediche che l'ha sviluppata. Altrimenti avrei dovuto mettere il nome ufficiale nel titolo, cioè "AT Field Darwing Hakobelude Light Eva Test Type Model". Un po' lungo, non crede?

Ora che mi sono scusata, le dirò il resto. La tuta è dotata di una sorta di imbracatura che si attacca alle spalle e alle cosce ed è progettata per proteggere la schiena e le articolazioni quando si sollevano carichi pesanti.

Per tutti i fan della serie giapponese Neon Genesis Evangelion: sì, avete visto bene. La tuta segue lo stesso design del robot mecha del personaggio principale, Shinji ikariSi unisce alla serie animata.

La "robotizzazione" sarà sufficiente per resistere ai cambiamenti?

Per capire meglio cosa cercano i suoi clienti, Daiya ha collaborato con una serie di esperti di diversi settori, tra cui edilizia, sanità, agricoltura e magazzini.

Infine, è emersa una "tuta sostenuta", come la chiama Daiya, che non ha una struttura rigida. Si tratta invece di un indumento leggero e morbidamente imbottito che sostiene l'utente solo in due modalità: "assist-on" e "assist-off". L'utente seleziona il livello di supporto richiesto e continua.

Non si sa ancora se questo tipo di tecnologia sarà sufficiente a sostenere l'invecchiamento della popolazione. Alcuni esperti ritengono che questo sia un passo nella giusta direzione, mentre altri credono che si debba fare di più per fare una vera differenza. Solo il tempo ci dirà se questo tipo di tecnologia può dare un contributo significativo.

Nel frattempo, per farsi un'idea, può trovare questa tuta di supporto".Evangelion " sul sito web di Daiya alla "modica cifra" di circa 610 euro. Costi di robotizzazione.

Fonte: Daya, una tuta "robot" giapponese che combatte il mal di schiena sul lavoro (futuroprossimo.it) (17.10.2022)

Tom Illauer

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